Le più importanti sono: Porta Capuana, Porta Nolana, Porta San Gennaro, Port’Alba. Sono le quattro grandi ed antiche porte di accesso alla città che era difesa da mura.
Un tempo Napoli contava ben ventisei porte e ci fu un periodo che su tutte fu dipinto un affresco di Mattia Preti.
Porta Capuana, nel 1484 fu progettata da Giuliano da Maiano, come un vero arco di trionfo del re Ferrante d’Aragona. Fu anche chiamata Porta Campana perchè era l’ingresso principale della città. In seguito fu denominata Capuana perchè rivolta verso Capua. Era situata nel centro della città, chiamato anche “quartiere Latino” perchè riuniva intellettuali ed artisti napoletani.
Porta Nolana, nei pressi di Piazza Garibaldi, costruita in stile rinascimentale, sempre da Giuliano da Moiano. Da questo varco si andava verso Nola.
Porta San Gennaro, lungo via Foria ed era l’accesso per chi veniva dalla parte settentrionale della città. E’ la porta più antica, esistente già nel 928. Da qui si partiva per arrivare alle Catacombe di San Gennaro.
Port’Alba, la via delle librerie, congiunge piazza Dante a piazza Bellini. Porta il nome di chi l’ha fatta erigere, nel 1625, il Duca d’Alba, don Antonio Alvarez De Toledo. Agevolava il transito da una zona all’altra della città.
E’ giusto ricordare anche le porte demolite: Porta Costantinopoli, Porta Carbonara, Porta del Carmine, Porta Medina, Porta dello Spirito Santo. Erano queste le più importanti.
Chi arriva a Napoli trova sempre una porta aperta ed è per questo essenziale motivazione che siamo la città più accogliente d’Italia.
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