Quotidianamente ci imbattiamo in persone che ripetono queste espressioni, ignorando l’origine di questa colorita locuzione. Ricordo che i miei zii e i miei nonni me la ripetevano spesso ed ora anch’io la consegno alle generazioni future. I miei alunni l’hanno imparata. Il significato è abbastanza noto: “Non sfregare la mazzarella (cioè bastone) di San Giuseppe”. Ricorro a queste parole quando qualcuno è molto insistente, poco educato, mettendo a dura prova la mia pazienza. Con il risultato di avere una bastonata. Eppure San Giuseppe ci è ricordato per il silenzio e la pazienza!
Perchè la mazzarella? Da documenti consultati da un tale Ulisse Porta Giurleo emerge quanto segue. Un cantante napoletano del Settecento, ritornando da Londra, portò con se una reliquia: il bastone che vediamo nelle mani di San Giuseppe. Lo espose per farlo vedere… ma i napoletani, per superstizione o fede, cercarono di prenderne un pezzetto. Fu così che per difendere l’ambita reliquia, nacque, da parte della famiglia del cantante, l’espressione “nun sfruculià a mazzarell e San Giusepp”. Sembra che il suddetto l’avesse ricevuta in circostanze poco chiare e che in passato fosse stato dai Carmelitani. Per custodirla fu affidata alla congregazione di San Giuseppe de’ Nudi. Oggi è custodita in una teca presso la chiesa di San Giuseppe de’ Nudi ed è esposta dopo secoli ancora oggi.
A Napoli… il sacro è di casa perchè è la città del Paradiso sulla terra.
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