Le carte napoletane … antiche ma sempre nuove

Le carte napoletane sono diventate un simbolo della città. Sono figlie di quelle spagnole … ma non si sa chi le abbia inventate con i diversi simboli. Qualche ricercatore afferma che provengono dall’India o, forse, dalla Cina. A Napoli, però, la cartomanzia è una vera religione che appassiona ancora tanti cittadini ed è molto rispettata. Le carte erano create da artigiani appartenenti a sette segretissime. Vi si entrava a farne parte dopo aver superato un rituale esoterico che necessitava di un rapporto strettissimo con le stesse carte.

I produttori di carte da gioco divennero una sorta di casta che tramandava la propria arte di generazione in generazione. Dopo l’Unità d’Italia ci fu un’abbondante produzione artigianale e con essa, purtroppo, anche la propaganda politica (sporca sempre tutto)!
Il 9 di bastoni venne sostituito con la figura di Garibaldi!
Il 10 di spade rappresentò Vittorio Emanuele II! Purtroppo.

Il gioco delle carte era molto diffuso ed esisteva anche un regolamento. Un certo Chitarrella scrisse nel 1750 il “De regolis scopolis”. Ancora oggi valido.
I simboli delle carte hanno un loro significato. I denari rappresentano il dio sole. Le coppe alludono al seno femminile. Le spade al potere colluso con la forza. I bastoni alludono al fallo maschile forse diventato il corno della cultura napoletana. Il 3 di bastoni riprendeva la faccia del mammone (già ne abbiamo parlato in questo blog). Forse fa anche riferimento ad un camorrista che a fine Ottocento girava con la compagnia di altri due ceffi. Bisogna anche ricordare che le carte sono 40.

Quanta storia nelle carte che maneggiamo, soprattutto, nel tempo di Natale. Ed ancora una volta si fondono magnificamente magia, storia e tradizione religiosa. Questo succede solo nella nostra magica Napoli.

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