Chi si aggira per il quartiere di Fuorigrotta non può fare a meno di notare l’impronta di uno scultore maiolicaro come Macedonio, nato nel 1906 e morto nel 1986, oltre ad essere stato uno scultore, è stato anche scrittore e pittore.
Certo per poterlo fare occorre entrare nella Mostra d’Oltremare e inoltrarsi per giungere nei pressi della Fontana dell’Esedra, realizzata da Carlo Cocchio e Luigi Piccinato, ispirata ai modelli già collaudati da Luigi e Carlo Vanvitelli per la Reggia di Caserta.
Di forma circolare l’esedra è composta da una vasca centrale e quattro corone semicircolari concentriche gradonate ognuna, accessoriata di diciannove vasche di forma trapezia per un totale di 76 fontane.
Negli anni 50 del’ 900 Macedonio procedette a realizzare per la fontana un impianto di decorazione, la rivestì di pezzi di mattonelle irregolari di colore turchese e blu, un incanto per chi le osserva da lontano.
Raffigurano immagini bucoliche, con donne che recano in testa enormi vasi, selvaggina con archi e con frecce, corsa ai tori, ai caproni e ai cerbiatti e impreziosito da ricami di foglie e fiori.
Purtroppo da un pò di tempo la fontana è in degrado ed è un vero peccato perché quando si accendono le luci e i getti d’acqua diventa ancora più bella.
Un vero e proprio spettacolo per chi ha la fortuna di ammirarla.
Per chi non la conosce consiglio vivamente una passeggiata da quelle parti per ammirare una Napoli inedita a tanti napoletani.
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