A Napoli siamo cresciuti a pane e Pulcinella, un nome evocatore di una storia, che insegna ad affrontare la vita in modo divertente. Questa popolare maschera, invero, dispensa sentimenti positivi, è l’anima della nostra città e rappresenta la cultura del nostro popolo.
La maschera, in generale, ha sempre rappresentato non solo atteggiamenti folkloristici, ma è il simbolo di forze naturali utilizzate per una funzione poetica nelle corti. Provate ad immaginare il nostro Pulcinella alla corte di Re e principi del nostro tempo. Sarebbe uno spettacolo da non perdere.
Napoli, magica di per sè, è sempre stata terreno fertile per la diffusione di personaggi che fanno della semplicità una chiave di lettura della vita. Ed è così che è avvenuto per Pulcinella, presente già nel 1300, quando il suo nome stava per ” piccolo pulcino ” ed indicava una persona negligente e perditempo.
Già, un perditempo, costume presente da tempo tra noi…
ne incontriamo a iosa e non è facile liberarsene. In seguito, però, le origini furono attribuite a Silvio Fiorillo, commediografo del 1500 che, durante le sue esibizioni, era solito indossare un tipo di maschera diversa da quella che conosciamo oggi, che si presenta come ” mezza maschera”, anche chiamata lupo, con un grosso naso ricurvo, un volto pieno di rughe ed occhi molto piccoli. Queste particolari caratteristiche, insieme ad una voce stridula, rendono la maschera più simile ad un gallinaceo nero, da cui deriva la parola “pulciniello” ( dialetto Napoletano ).
Un proverbio antico molto conosciuto sintetizza il pensiero pulcinellesco ancora oggi molto presente: ” e ritt nu falliscon maie ” ( i detti antichi non falliscono mai ).
Cosa rappresenta Pulcinella? Innanzitutto la semplicità di un popolo e la sua capacità di affrontare i problemi con il sorriso. E poi Pulcinellla è sempre in contraddizione con se stesso, prendendosi gioco si se stesso, ma facendo il furbo. IN verità ciò che lo contraddistingue è l’incapacità a restare in silenzio:” il segreto di Pulcinella ” ne indica questa verità.
Insomma ancora oggi Pulcinella è nel cuore di Napoli, spesso anche nella testa e nei modi di essere e riempie di stravaganti avvenimenti la nostra città che come faro continua ad illuminare la nostra Italia.
Non spegnete questa maschera! Essa è in grado di sopravvivere alle modifiche e alle revisioni della storia. Riuscirà questa maschera a conquistarci sempre? Beh, forse, senza Pulcinella, Napoli perderebbe la sua anima e non sarebbe più la città che conosciamo.
2021-11-10
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