A Palazzo Fondi, in via Medina, è possibile visitare fino al 9 gennaio 2022 una mostra dedicata a una delle artiste più iconiche e apprezzate di sempre: Frida Kahlo.
La mostra, divisa in diverse sezioni molto ben allestite, è un viaggio nella sua arte, vitale e appassionata, ma anche nella sua vita, tanto tormentata.
Il termine caos, dal punto di vista etimologico rimanda alla parola greca cháos “vuoto, immensità”, ma propriamente “fenditura, voragine, abisso”, dal verbo khaíno “aprirsi, spalancarsi”; ed è proprio questa l’accezione che spiega il titolo della mostra. L’artista messicana ha saputo trasformare quelle profonde aperture interiori in forza ed energia creativa, come se il dolore e la sofferenza, che hanno accompagnato lunghi momenti della sua esistenza, fossero stati i demiurghi della sua arte.
Il suo stile rimanda a suggestioni surrealiste, espressioniste, naif, che si mescolano alle tinte vivaci tratte dal folklore e dall’arte popolare messicana. Ma è uno stile molto personale perché racconta di lei, del suo dolore che trova nei pennelli, nella tela e nei colori strumenti di sublimazione.
Frida non rifiuta la sofferenza ma la accoglie e la accetta fino a farla diventare compagna di vita e del suo viaggio artistico.
La pittura rappresenta, al contempo, la forza centrifuga che le consente di evadere nel suo universo creativo interiore e la forza centripeta che la riporta all’interno dei solchi tracciati dal dolore per dargli contorni, forme e colori, non per dominarlo, ma quasi per celebrarlo; in lei non è mai stato una catena o un limite, solo l’apertura attraverso la quale è riuscita a leggere nella sua anima, un esercizio di resilienza coltivato dal suo spirito creatore. Per gli spettatori della mostra tutto questo si traduce in una lezione di grande umanità: Frida, attraverso la forza comunicativa dell’arte, ha trasformato la fragilità, l’angoscia del tormento, la paura della morte nei suoi “buoni demoni”, in potenzialità espressive, in bellezza.
La mostra è un’esperienza unica, un percorso sensoriale caratteristico che, avvalendosi del sapiente uso della tecnologia, restituisce allo spettatore un ritratto a 360° dell’amatissima pittrice messicana, riproponendo spazi, momenti, incontri che hanno lasciato una traccia indelebile nell’artista e lo immerge appieno nell’incanto degli echi simbolici e culturali che rendono le opere di Frida uniche e indimenticabili.
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