La nascita della Repubblica arriva al culmine di una settimana infuocata in città, con la rivolta dei cosiddetti ‘lazzari’ e lo scontro con i filofrancesi
Il 23 gennaio 1799, con l’approvazione e l’appoggio del comandante dell’esercito francese, viene proclamata la Repubblica Napoletana.
Nasce un governo provvisorio di venti membri, poi portato a venticinque, che si articola in sei Comitati (Centrale, Militare, Legislazione, Polizia Generale, Finanza, Amministrazione Interna), che poi formano l’Assemblea Legislativa ed esercitano il potere esecutivo in attesa dell’organizzazione definitiva del governo.
La nascita della Repubblica arriva al culmine di una settimana infuocata in città, con la rivolta dei cosiddetti ‘lazzari’ e lo scontro con i filofrancesi.
Tra gli eventi più importanti, la pubblicazione il 2 febbraio del primo numero del Monitore Napoletano, il giornale ufficiale del governo provvisorio, diretto da Eleonora Pimentel Fonseca, e la pubblicazione, il 12 febbraio, del Catechismo ufficiale della Repubblica Napoletana, con il compito di educare i sudditi a divenire cittadini.
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