Leggenda di Partenope: origini della fondazione di Napoli

Le origini della fondazione di Napoli sono antichissime, tra storia e mito, collegate ai racconti mitologici della leggenda di Partenope.

La figura mitologica della sirena Parthenope, descritta nell’Odissea, è famosa per il suo canto melodioso. E l’odissea, sebbene sia stata scritta nell’VIII secolo a.C., narra vicende che si svolgono proprio tra il XIV e il XV secolo a.C. Da questa deriva anche l’appellativo “partenopeo” che i napoletani utilizzano ancora per identificarsi.

La leggenda della sirena Partenope (dal greco “vergine”) è narrata nel XII canto dell’Odissea: Ulisse, noto per la sua curiosità, vuole ascoltare il canto delle sirene che attraevano i navigatori con le loro voci angeliche e melodiose, per poi ucciderle.

Avvisato dalla maga Circe, l’uomo prese delle precauzioni. Ordinò ai suoi uomini di mettere tappi di cera all’orecchio e si legò all’albero maestro della sua nave vietando ai suoi uomini di slegarlo.

Questo stratagemma ebbe i suoi effetti ed Ulisse ne uscì incolume provocando l’ira delle sirene. La sirena Partenope non accettò lasconfitta e, per il dolore, si gettò dalla roccia più alta.

Le onde portarono il suo corpo fino al golfo di Napoli, precisamente sull’isolotto di Megaride (dove oggi si trova Castel dell’Ovo). Qui, il corpo di Partenope si dissolse, prendendo la forma della città di Napoli: la sua testa è la collina di Capodimonte e la sua coda si posa lungo la collina di Posillipo.

Così divenne la protettrice del luogo dando il nome a quel piccolo villaggio: da qui, a distanza di secoli, Napoli continua ad essere chiamata “città partenopea” (Partenope).

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